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Il carrello della spesa

di Annibale Toffolo

Si svuota il carrello della spesa degli italiani nel 2022 che tagliano le quantità di prodotti alimentari acquistate per effetto del balzo dei prezzi. È quanto emerge dai dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel primo semestre 2022, che su base annua fanno registrare una diminuzione delle quantità di beni alimentari acquistate per il sesto mese consecutivo. Gli italiani sono costretti a spendere di più per acquistare meno prodotti per effetto dei prezzi che hanno fatto segnare per gli alimentari un aumento record tra prodotti freschi e lavorati nel luglio 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento dei prezzi scatenato dal mix esplosivo dell’aumento dei costi energetici e del taglio dei raccolti a causa del clima costerà nel 2022 alle famiglie italiane quasi 9 miliardi di euro soltanto per la spesa alimentare, secondo l’analisi sui dati Istat. In cima alla classifica dei rincari a luglio ci sono gli oli di semi soprattutto quello di girasole che risente del conflitto in Ucraina che è uno dei principali produttori e ha dovuto interrompere le spedizioni a causa della guerra, mentre al secondo posto c’è il burro e al terzo la farina seguita dalla pasta proprio nel momento in cui nelle campagne si registrano speculazioni sul prezzo del grano con forti e ingiustificati cali dei compensi riconosciuti agli agricoltori. Al quinto e sesto posto entrano riso e margarina. A seguire i gelati e il latte ma rincari a doppia cifra si registrano pure per la carne di pollo, le uova e il pane. Se i prezzi per le famiglie corrono, l’aumento dei costi e la siccità colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di…

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