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La forza degli spinaci

di Enzo Gambin

Lo spinacio è un ortaggio che si utilizza nell’ultima parte dell’inverno e per tutta la primavera; è apprezzato per il suo inconfondibile sapore, leggermente amarognolo, e per la sua consistenza, morbida, cremosa e un po’ astringente.

E’ una verdura molto versatile, con lui è possibile preparare piatti che vanno dalle zuppe, alle creme, alla pasta fresca e secca, ai risotti, alle torte salate.

Gli spinaci sono fortemente legati al personaggio di Braccio di Ferro, che li mangia direttamente dalla scatola di latta e diventa subito fortissimo per il fatto che questa verdura contenga tanto ferro, il che non è vero, perché tutto nacque da un svista: ecco com’è andata. Nel 1890, dei nutrizionisti pubblicarono le tabelle nutrizionali di alcuni ortaggi, per un errore di stampa, una virgola al posto sbagliato, agli spinaci fu attribuito un contenuto in ferro 10 volte superiore al reale. Questo errore fu accertato solo nel 1937, ma oramai il marinaio Braccio di Ferro e i suoi spinaci, ideati dal fumettista Elzie Crisler Segar, 1894- 1938, avevano già conquistato l’America, tanto che nel 1929, anno della Grande depressione, erano il terzo alimento più popolare e il più amato dai bambini dopo il gelato.

Gli spinaci di affascinante non hanno solo Braccio di Ferro, ma è un po’ tutta la loro storia che assomiglia a un racconto di Shahrazād, narratrice delle novelle di “Mille e una notte”.

Gli spinaci che conosciamo oggi, Spinacea oleracea, derivano da uno spinacio selvatico, Spinacea tetranda, che, probabilmente, si raccoglieva nelle regioni Caucasiche, tra il Mar Nero e il Mar Caspio, col tempo arrivarono alla Persia, all’Afghanistan, all’India e, tra il 600 e il 650, arrivarono anche in Cina.

Gli spinaci raggiunsero l’Europa entrando dalla Spagna, portati con la conquista arabo mussulmana della Penisola iberica, che iniziò nel 711, una volta conclusa la conquista militare del Nordafrica.

Altro punto d’entrata fu la Sicilia quando i Saraceni vi sbarcarono…

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