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Rischio alimentare

di Annibale Toffolo

Alla vigilia del nuovo rincaro delle bollette, con la fiducia delle imprese che, secondo l’Istat, ha raggiunto i minimi da aprile 2021, l’agroalimentare italiano è il primo a denunciare una situazione ormai insostenibile, che minaccia il lavoro, l’economia e la sopravvivenza del Made in Italy sulle tavole a causa dell’esplosione dei costi di produzione scatenata dalla guerra in Ucraina.

L’aumento dei costi energetici e delle materie prime spinto dalla guerra in Ucraina ha determinato l’impennata dei costi di produzione per l’insieme delle aziende agricole che supera i 9 miliardi di euro. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti diretti ed indiretti del caro energia con la produzione agricola e quella alimentare che in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti all’anno.

Con l’aumento dell’inflazione e delle bollette più di un italiano su due (51%) taglia la spesa nel carrello a causa della crescita record dei prezzi che ha ridotto il potere d’acquisto dei cittadini con un effetto a valanga sull’intera filiera agroalimentare che dal campo alla tavola vale 575 miliardi di euro, quasi un quarto del Pil nazionale e vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio.

Non c’è tempo da perdere e non si può aspettare ancora, ma bisogna intervenire subito sui rincari dell’energia che mettono a rischio imprese e famiglie in settori vitali per il Paese”, con i rincari d’autunno insieme al sistema produttivo sono a rischio alimentare oltre 2,6 milioni di persone.

Una minaccia letale per l’agricoltura italiana e per i consumatori.

 

Annibale Toffolo

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