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Aipo d'argento 2020

di P. P.

Si è conclusa il 5 giugno scorso - nonostante i pesanti impedimenti che numerosi governi, in tutto il mondo, sono stati costretti a varare, da febbraio, per contrastare il dilagare della pandemia di ‘Corona Virus’ che ha flagellato i sistemi economico-sociali di tutto il mondo - la 17ma edizione del Concorso Oleario Internazionale “AIPO D’ARGENTO 2020”, evento che anche per questa edizione ha avuto il patrocinato dal Ministero italiano delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione Veneto, oltre che dal supporto del Gruppo Editoriale de ‘L’Informatore Agrario’, della Pieralisi spa di Jesi e della Cattolica Assicurazioni spa di Verona.

Un evento che, sin dal suo nascere (2004), ha messo a confronto alcune fra le migliori produzioni olearie del bacino mediterraneo, dove, tra l’altro, si concentra ben i ¾ della produzione olearia internazionale, esaltando quella storicità e quelle professionalità che hanno contribuito a fare della produzione olearia uno dei più dinamici business d’interesse mondiale.

Lo hanno confermato, anche quest’anno, gli oltre 415 campioni pervenuti alla segreteria tecnico-gestionale dell’Aipo di Verona (Associazione organizzatrice, da sempre, della manifestazione) in rappresentanza di alcune fra le più acclamate produzioni in rappresentanza di: Grecia, Spagna, Portogallo, Turchia, Italia, Croazia, Slovenia. Adesioni che confermano, da più di 5 anni, come la competizione rappresenti oggi il confronto più autorevole, rigoroso e imparziale, riservato agli oli di qualità.

Connotato che anche quest’anno, nonostante i condizionamenti sopportati e superati con la dovuta professionalità che ha visto l’utilizzo di oltre 7.000 bicchieri da degustazione, la compilazione circa 3.000 schede di valutazione, ha determinato una meticolosa attività di selezione che ha visto solo 144 oli superare la soglia dei 90/100 (ovvero il 34,5% sul totale dei campioni iscritti) e solo 81 (19,4%) meritare l’accesso alla finalissima che, come anticipato,…

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