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Lungo o corto: caffè per tutti!

di di Michele Scognamiglio

Era ora!

Dopo tante immeritate batoste, grazie alle evidenze di robusti (giusto per rimanere in argomento)studi scientifici il caffè può finalmente prendersi la sua rivincita, ed affermarsi prezioso alleato della nostra Salute e del nostro Benessere.

Sul caffè, come spesso accade ogni qualvolta si parla di quanto continuamente portiamo alla bocca, si sono rincorse negli anni continue affermazioni ed altrettanto rapide smentite di tutta una serie di effetti ora benefici ora nocivi.

Alle alterne fortune della be-vanda nera hanno contribuito nel corso degli anni svariati fattori, non ultimo il fatto che stiamo parlando della bevanda più consumata al Mondo(si stimano oltre 2 miliardi di tazze bevute praticamente in ogni angolo del Globo) e della seconda merce più scambiata a livello planetario.

Nonostante il grosso contributo del Meridione e dei Partenopei in particolare che da sempre hanno fatto del caffè, delle sue modalità di preparazione e degustazione un vero e proprio rito, spesso accompagnate da accanite dispute,il consumo annuo tricolore si assesta intorno ai 6 kg procapite, circa la metà rispetto alla Finlandia che detiene la maglia rosa in ambito europeo.

Le preferenze accordate alle diverse varietà(Arabica e Robusta quelle principali) e soprattutto le tecniche di preparazione assai diverse da un Paese all’altro spaziando dall’espresso italiano di pochi centilitri a tazzina, alla versione domestica con la Moka,o al caffè americano consumato ben diluito ed in dosi assai più elevate, potrebbero cambiare in maniera significativa la concentrazione di taluni componenti:caffeina, olii naturali antiossidanti, influenzando notevolmente il prodotto finale, e condizionandone le relative proprietà.

Inoltre, dal momento che molto spesso ad un maggior consumo di caffè si associa una maggiore abitudine al fumo,(che cercherò di chiarire se pazienterete nella lettura) e non di rado con una diretta quanto pericolosa proporzionalità è accaduto che…

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