Salta al contenuto principale
loading

Albino Armani: dedizione ed etica

di Vera Meneguzzo

Il nome di Albino Armani affonda le sue radici in 400 anni di storia, di vigna e di passione per il vino. Una realtà dinamica, che sin dai suoi albori ha guardato con favore alla crescita e allo sviluppo, ma anche alla conservazione. Oggi l’ambizioso progetto familiare conta cinque tenute di proprietà per un totale di 330 ettari di vigneto, distribuiti fra le tre grandi regioni vinicole del Veneto, del Trentino e del Friuli-Venezia Giulia.

La cantina di Marano una delle 5 tenute si trova in località Camporal (ovvero Campo reale), sulle colline più alte della Valpolicella a 500 metri di altitudine dove i vigneti adagiati su “marogne” tipici muri a secco, occupano l’ultima fascia di terra coltivabile prima del limite estremo della montagna.

Una produzione di Valpolicella “d’altura”, con una composizione varietale ricchissima di uve autoctone Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara, Oseleta, che storicamente appartiene a queste altitudini. I Valpolicella di Albino Armani riportano quindi in auge l’origine collinare dei vini del territorio. Qui nella tenuta di Marano l’uomo rispetta il lento e impegnativo rito della coltivazione e della lavorazione, seguendo l’insegnamento della tradizione. L’appassimento delle uve avviene in modo naturale nel fruttaio di Camporal, in alta collina, su versanti scoscesi in equilibrio fra boschi e ciliegi.

Che cosa significa per Albino Armani, che ha una eccezionale passione per i vini, la concezione olistica della produzione?

“La mia concezione olistica della produzione è da ricondurre in primo luogo al legame indissolubile che ho per il mio territorio di nascita. Come dico spesso, io sono di questa Valle, come un sasso o come una pianta, sono legato a questa terra. Qui sono stato educato a fare ciò che si deve fare nel rispetto di tutti gli elementi che compongono questi luoghi, dalla natura alle persone. Una concezione olistica che è sinonimo di continuità con la cultura contadina, nel mio caso con quella delle…

Vuoi ricevere la rivista Taste Vin?

Scrivici