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Le fave: dai mister elusivi al dolce tipico di Venezia

di Enzo Gambin

Le fave, dai misteri eleusini al dolce tipico di Venezia

Nei villaggi neolitici del Vicino Oriente le fave erano un alimento usuale; selezionate da queste primitive popolazioni, si diffusero su tutto il bacino mediteranno e in Europa.

Per noi la parola fava deriva dal termine latino “fàba”, la quale però risale al verbo greco “φαγέιν”, “phagêin”, che aveva il significato di “mangiare” o “consumare”, e questo svela quale fosse il suo largo utilizzo come cibo, che ben sostituiva le proteine animali, in periodi dove la dieta era quasi esclusivamente basata sui cereali.

Nella parlata greca popolare, la fava era chiamate anche “κύαμος”, kyamos, e se ne attribuivano proprietà divinatorie, si eseguiva una “favomanzia”, probabilmente gettando le fave a terra e interpretando i modi in cui cadevano.

Non tutti però erano favorevoli alle fave. Pausania il Periegeta, 110 – 180, scrittore e geografo greco nella sua “Guida della Grecia”, VIII – 15, riferiva che le fave furono gli unici legumi che Demetra, dea della natura, dei raccolti e delle messi, non donò ai Faenati quando giunse nella loro città. La dea fece di più, ne proibì l’uso anche ai sacerdoti che celebravano nel “τεληστήριον”, “telestèrion”, che era luogo delle iniziazioni ai misteri eleusini, che si tenevano nel santuario di Elerusi, in Attica.

Il divieto di utilizzare e mangiare le fave si riconosceva pure sia tra i seguaci alla setta religiosa greca degli orfici, legato ad Orfeo, personaggio mitologico, e sia tra gli adepti della scuola di Pitagora.

Il motivo di questi diniego da parte di Demetra e gli orfici era che le fave avevano il potere di annebbiare la mente, ma Pausania, pose un sospetto su questo, riferendo che la vera ragione doveva rimanere un “sacro segreto” contenuto all’interno dei misteri eleusini.

La realtà potrebbe essere questa, le predizioni sul futuro che davano gli oracoli arcaici erano attuati, come sopra riportato, mediante la “favomanzia”, con l’introduzione di nuovi…

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