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Un elogio all'olio d'oliva

di Michele Scognamiglio

Angel Benjamin Keys:

lo scienziato americano che si innamorò dell’olio di oliva

 

Se un giorno, mi auguro assai vicino, l’olio extravergine di oliva dalle tavole mediterranee riuscirà a conquistare le mense di tutto il mondo spodestando oli e condimenti che dal punto di vista sensoriale e salutare hanno veramente poco in comune con doctor evo, un riconoscimento speciale andrebbe conferito ad uno scienziato del lontano Minnesota.

Il freddo stato americano, dove peraltro, non è mai cresciuto un olivo, colonizzato da emigranti scandinavi, grandi consumatori di strutto nel 1904, ha dato i natali ad Ancel Benjamin Keys. Biologo, Fisiologo, Epidemiologo con gli studi di una vita intera spaziando dall’analisi dei fabbisogni energetici dell’uomo, alla valutazione dello stato nutrizionale, fino al ruolo dei grassi animali nelle patologie cardiovascolari, Keys ha compiuto una vera e propria rivoluzione copernicana della scienza dell’ Alimentazione, scrivendo pagine di fondamentale importanza in materia di prevenzione nutrizionale.

E’ stato lui a rilanciare l’importanza della nostra antica e salutare Dieta Mediterranea, della quale oggi tanto si parla e soprattutto del suo “intimo” rapporto con con l’olio di oliva che ne rappresenta in maniera quasi esclusiva la fonte lipidica.

Trasferitosi nel 1962 a Pioppi, un villaggio di pescatori del comune di Pollica, nel Cilento, vi rimase per ben 28 anni ammaliato dalla bellezza dei posti e soprattutto dal ritmo lento che caratterizzava le attività dei suoi abitanti in piena armonia con l’ambiente e con i tempi dettati dalla Natura.

Insieme ad alcuni collaboratori, incuriosito dalla longevità e dalla bassa incidenza di patologie della popolazione locale ne studiò con attenzione l’alimentazione abituale. Dalle anamnesi e dalle interviste ai pazienti, risultò evidente che nel paesino cilentano e più in generale nel sud Italia, le precarie condizioni economiche del ceto medio della popolazione rappresentavano una…

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