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L'alcol disseta o asseta?

di Michele Scognamiglio

Partiamo dalla premessa che la sensazione di sete è uno stimolo tardivo, ovvero ogni qualvolta lo si avverte e già in atto una seppur lieve disidratazione.

Questo è il motivo per cui la sete andrebbe sempre anticipata per garantirsi una corretta ed essenziale idratazione.

Val la pena ricordare che l’unica bevanda effettivamente in grado di placare la sete ed allo stesso tempo garantire un’adeguata reidratazione, specie quando il sole fà sentire tutta la potenza di cui è capace, è e rimane l’acqua.

Eppure, sono in tanti coloro che credono che una birra, magari ghiacciata, o un calice di bianco spesso eccessivamente raffreddato, possano svolgere una funzione analoga.

Niente di più sbagliato!

In realtà l’alcol contenuto nelle diverse bevande, possiede un elevato potere disidratante.

Il motivo è molto semplice.

L’alcol induce un blocco (in maniera proporzionale alla sua concentrazione) al rilascio dell’ormone anti-diuretico ADH o Vasopressina.

Come indicano i suoi nomi l’ADH è tanto un ormone antidiuretico (blocca in parole povere, il rilascio di pipì) quanto un potente vasocostrittore (da cui appunto il nome di vasopressina).

Più i suoi livelli sono alti, minore sarà la produzione di urina, viceversa, più le sue concentrazioni sono ridotte e più si ha bisogno di una.. toilette.

Questo ormone peptidico (una piccola proteina) prodotto a livello ipotalamico gioca un ruolo estremamente importante nella regolazione dell’equilibrio idrico, ed in tal modo contribuisce a mantenere costante la parte liquida del sangue, il plasma.

La produzione ed il rilascio dell’ormone sono dunque favoriti da varie condizioni, tra cui la più frequente è la disidratazione.

Per il blocco operato dall’alcol nei confronti dell’ormone che defineremo anti-pipì, più si beve, più aumenta l’emissione di urine e maggiore è la necessita di reidratarsi.

Altro che spegnere la sete!

In realtà, la funzione dell’ADH, ci fornisce un ulteriore esempio di come la Natura abbia sempre a…

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