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Est! Est! Est! di Montefiacone

di Michele Scognamiglio

Una storia a tratti leggendari, ma egualmente carica di fascino e suggestione e che ancora una volta lega il mondo del vino a quello ecclesistico è quella che riguarda una particolare DOC viterbese dal nome assai originale Est!! Est!! Est!! di Montefiascone.

Un vino ottenuto da ben quattro diverse uve, tradizionalmente coltivate in zona: il Trebbiano toscano, localmente detto Procanico, il Trebbiano giallo o Rossetto, la Malvasia bianca lunga e la Malvasia del Lazio.

Stando al racconto, intorno all’anno MCXI (1111) Enrico V di Franconia, già re di Germania si mise in viaggio verso Roma per essere incoronato da papa Pasquale II, Imperatore del Sacro Romano Impero.

Al suo seguito, anche il Vescovo tedesco Johannes Defuk, grande intenditore di vini.

Non potendo fare a meno della compagnia di un buon vino a tavola, il prelato mandò in avanscoperta Martino, il suo fidato coppiere affinchè selezionasse lungo il cammino i vini migliori.

Concordarono un segnale in codice. Ogni volta che Martino trovava un buon vino, doveva segnalarlo scrivendo Est (C’è) seguito da un punto esclamativo vicino alla porta della locanda, e nel caso il vino fosse stato particolarmente buono, avrebbe dovuto scrivere due volte “Est” e ben due punti esclamativi. Il degustatore di fiducia, una volta giunto nei pressi di Viterbo, e più precisamente a Montefiascone, bevve il vino locale, lo reputò eccezionale e decise di rafforzare il codice segnalandolo con Est!Est!!Est!!! tre volte “C’è” e senza badare a spese, lo rafforzò con sei punti esclamativi a sottolinearne la particolare piacevolezza. Quando re e vescovo giunsero a Montefiascone, condivisero appieno il giudizio di Martino.

A quanto pare, il prelato decise di approfondire ulteriormente la conoscenza del vino locale, prolungando il suo soggiorno per altri tre giorni, prima di proseguire verso Roma.

Una volta terminata la missione ed incoronato l’Imperatore, Defuk fece ritorno a Montefiascone e vi rimase fino alla morte,…

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