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Toni Buso: tracciando sonorità visive

di Erika Ferretto

Tutto il xx secolo è pervaso da una rivoluzione artistica che scardina le fondamenta dell’estetica: la sfera dell’arte si distingue nettamente da quella della natura e la creazione artistica dipende esclusivamente dagli impulsi interiori del soggetto. Kandinskij nel saggio “Spirituale dell’arte” svincola l’arte dall’esigenza di rappresentare, ogni forma assume un proprio intrinseco contenuto e ha la capacità di agire come stimolo psicologico. Il segno nasce da un impulso profondo dell’artista ed è inseparabile dal gesto che lo traccia. Si sviluppa così un interesse verso il grafismo infantile e il primitivismo. Da qui si aprono un mondo di possibilità che evolvono in varie direzioni.

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