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Aspettando la nuova annata

di Annibale Toffolo

Mentre questo numero si accinge ad andare in stampa si parla di una vendemmia 2020 con uve di ottima qualità, sostenute da un andamento climatico sostanzialmente positivo, che prefigurano interessanti aspettative per i vini provenienti da questa vendemmia.

Ci auguriamo che per tutto il settore sia il miglior segnale di resistenza all’impatto con la crisi conseguente alla pandemia e, soprattutto, di ripresa e rilancio. Ci congratuliamo con tutti i produttori che in questi giorni sono al lavoro.

Molto spesso si parla di viticoltura eroica per la difficoltà legata alla conformazione dei terreni; quest’anno ne possiamo parlare riferendoci a tutti coloro che non- ostante la crisi hanno lavorato strenuamente.

Con le giacenze di vino ancora relativamente elevate, la vendemmia 2020 entrerà in un mercato ancora fortemente caratterizzato dall’incertezza e dalla destrutturazione provocata dal Covid-19.

E proprio sul fronte mercato, si è visto nelle città turistiche e balneari, dove nel periodo di vacanza i viaggiatori, soprattutto italiani, hanno ricominciato a consumare. Soffrono tuttavia le grandi città: Milano e Roma, ad esempio, non hanno avuto l’afflusso turistico degli anni scorsi e pertanto le piazze stanno riprendendo fiducia.

L’alta qualità sarà elemento determinante per affrontare e superare il difficile momento che il mondo del vino e in generale il sistema produttivo mondiale stanno vivendo a causa dell’emergenza Covid.

ll mercato alla produzione ha risposto alla crisi sanitaria ed economica con una certa stabilità, anche se le situazioni sono differenziate: i listini per le tipologie di vino e denominazioni maggiormente veicolate presso le catene della distribuzione moderna hanno tenuto anche nei mesi “cruciali” dell’emergenza; diversa la situazione per quei prodotti che sono maggiormente presenti sul circuito Horeca, che hanno visto cali della domanda nei mesi del lockdown, con diminuzione dei listini in seguito al mancato assorbimento degli stock in cantina da parte del mercato.

Il mondo del vino italiano ha sempre dimostrato di sapersi riprendere grazie a continui investimenti in ricerca e, diciamolo pure, alla struttura familiare di gran parte delle aziende che nei momenti difficili è una risorsa inestimabile.

Annibale Toffolo

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