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Santa Margherita e 60 anni di Pinot Grigio

di S.G.

Sulle note dei Solisti Veneti, che vanno a chiudere la 39° edizione del Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, Santa Margherita celebra nella sua terra di origine - a Portogruaro in provincia di Venezia - i 60 anni del suo Pinot Grigio, il vino bianco icona internazionale dell’enologia italiana. Il concerto, dal titolo “Una storia straordinaria: i 60 anni del Pinot Grigio Santa Margherita”, andato in scena lunedì 13 settembre, è stato inserito come evento speciale conclusivo – su invito – nel programma del Festival Internazionale. L’azienda vinicola Santa Margherita è da sempre main sponsor del Festival, e con la presenza nel calendario concertistico di quest’anno vuole esprimere ancor più concretamente il senso di vicinanza della famiglia Marzotto alle proprie radici.

Un ulteriore gesto d’amore per il proprio territorio, testimoniato da sempre dall’immagine della Villa comunale di Portogruaro impressa su milioni di bottiglie esportate in cinque continenti, nel cui parco si è svolto il concerto.

«Per Santa Margherita il territorio è all’origine di tutto, sin da quando mio nonno fondò l’azienda nel lontano 1935. Per noi è quindi un onore poter celebrare i primi 60 anni di successi del nostro Pinot Grigio con un meraviglioso concerto che vede protagonisti i Solisti Veneti, ambasciatori della musica veneta nel mondo», ha affermato Gaetano Marzotto, terza generazione della Famiglia alla guida dell’azienda.

Primo vino bianco italiano ad uscire dall’anonimato, all’inizio degli anni ’60, per la precisa volontà del Conte Gaetano Marzotto di creare qualcosa che andasse oltre ai cliché dell’epoca, il Pinot Grigio Santa Margherita è stato un vino innovativo per la tecnica di produzione scelta, per il legame con il territorio mai valorizzato fino ad allora e per il nuovo stile gustativo che esprimeva. Entrato a pieno diritto nella Hall of fame internazionale, il Pinot Grigio Santa Margherita è oggi apprezzato sulle tavole di 96 Paesi nel mondo. Apprezzato anche dalle star, continua ad essere il vino bianco italiano più importato negli Stati Uniti d’America. Merito del suo grande carattere e dell’estrema versatilità, che lo rendono ideale per ogni abbinamento di cibo e di occasione, ma anche dell’innato stile moderno che continua a contraddistinguerlo, caratterizzato da profumo pulito e intenso, note floreali, richiami di agrumi e frutta a polpa bianca, uniti a freschezza e sapidità sempre perfettamente equilibrate e a un approccio gustativo delicato e stimolante al tempo stesso. Ogni giorno, sono migliaia le bottiglie di Pinot Grigio Santa Margherita stappate nel mondo; una grande storia di successo targato Made in Italy che affonda le sue radici proprio in questo territorio.

Il Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, organizzato dalla Fondazione Musicale Santa Cecilia, arriva nel 2021 alla sua 39a edizione.

La nuova direzione artistica è stata affidata ad Alessandro Taverna, pianista di fama internazionale e figura di indubbio spessore culturale: il vasto programma andato in scena nelle ultime settimane consolida un’offerta imperniata sulla presenza dei grandi protagonisti della scena attuale, che allinea il Festival di Portogruaro ai principali festival musicali italiani, confermandolo come punto di riferimento musicale del circuito nazionale e internazionale.

Durante la serata gli invitati hanno potuto ammirare anche una selezione di opere della mostra “Off the Skins”, realizzata in onore del Sessantesimo anniversario dalla nascita del Pinot Grigio in collaborazione con i giovani studenti dell’Istituto Europeo di Design (IED) di Venezia.

Il nome della mostra deriva proprio dall’inedita quanto rivoluzionaria tecnica di vinificazione “in bianco” che permise al Conte Gaetano Marzotto e al suo team di enologi di trasformare quest’uva dalla buccia ramata in un vino bianco brillante, elegante e intenso.Nella temporary exhibition - curata da Current Corporate - i fatti e gli accadimenti, gli stili e le mode che hanno segnato la società dal debutto sul mercato dell’iconico vino ai giorni nostri sono stati ripercorsi e interpretati graficamente dai giovani designer con una serie di illustrazioni grafiche, iconiche ed evocative. Tra queste, sei si sono distinte per originalità e per la capacità di interpretare la decade di riferimento, concretizzandosi in vere e proprie etichette e dando vita ad una Capsule Collection celebrativa, dal design innovativo, riprodotta in soli 60 esemplari, svelata agli ospiti in occasione dell’evento.

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