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Intensi profumi del Refosco dal peduncolo Rosso

di Adriana Ceschia

Il Refosco è menzionato sin da tempi antichissimi come vino di grande rinomanza. In tutti i banchetti, dei quali si ha certezza storica, fra i vini del Friuli il Refosco era sempre presente in compagnia di Picolit, Ribolla e Ramandolo.

Già i romani lodavano le sue qualità e il particolare colore del grappolo, intenso e scuro, tanto da denominarlo Racimulus fuscus, espressione poi tradotta nel volgare ràp fosc, grappolo scuro, da cui il nome attuale.

I primi documenti risalgono al 1347, li troviamo citati negli annali del Comune di Udine, dove viene descritto, assieme alla Ribolla Gialla, tra i vitigni di maggior pregio e dal costo più elevato.

Altre menzioni su questo vitigno le troviamo a partire da 1400, citato più volte in opere letterarie, come ad esempio negli scritti di Domenico Ongaro nelle sue Cronache dei Giuochi Militari, o nel trattato di agronomia di Ludovico Bertoli, che descrive minuziosamente le tecniche di vinificazione in purezza del Refosco. Addirittura Giacomo Casanova racconta di come il vino Refosco fosse un importante merce di scambio utilizzata dai mercanti della Serenissima.

Più che di Refosco si dovrebbe parlare di Refoschi; ne esistono tre importanti varietà, classificate nel 1891 durante il Congresso Enologico Austriaco di Gorizia:

- il Rifosc dal pecòl ross (pe-duncolo rosso);

- il Rifosc dal pecòl vert (pe-duncolo verde);

- il Rifosc gruess o Rifoscon.”

L’interesse per questo vitigno non è certo diminuito col passare del tempo, tanto che tra il 1980 ed il 2000 il Refosco è previsto nella vinificazione in purezza in 8 DOC friulane, per la precisione Carso, Colli Orientali del Friuli, Friuli-Annia, Friuli-Aquileia, Friuli-Grave, Friuli-Isonzo, Friuli-Latisana, Lison-Pramaggiore, lo stesso vitigno lo si produce anche nel Piave. Sicuramente il Refosco dal Peduncolo Rosso è la varietà che da i risultati più interessanti, e la zona di produzione che attualmente raggiunge i risultati migliori è quella dei Colli Orientali del Friuli. Qui troviamo un Refosco innovativo, ricco di struttura ed eleganza.

I viticoltori hanno scelto le esposizioni migliori sulle loro colline con terreno marnoso, e raccolgono le uve in leggero ritardo rispetto alla norma. Così vinificano un frutto molto zuccherino, ma che grazie alla sua acidità dona un prodotto molto ben bilanciato.

Sicuramente il Refosco dal Peduncolo Rosso è la varietà che da i risultati più interessanti, e la zona di produzione che attualmente raggiunge i risultati migliori è quella dei Colli Orientali del Friuli. Qui troviamo un Refosco innovativo, ricco di struttura ed eleganza. I viticoltori hanno scelto le esposizioni migliori sulle loro colline con terreno marnoso, e raccolgono le uve in leggero ritardo rispetto alla norma. Così vinificano un frutto molto zuccherino, ma che grazie alla sua acidità dona un prodotto molto ben bilanciato. In commercio lo possiamo trovare sia con affinamento esclusivamente in acciaio, sia con affinamento in botti di legno.

Il vini affinati in barriques, risultano di un bel colore rubino intenso con riflessi violacei in gioventù, eleganti profumi floreali, fruttati e speziati, ed hanno una bella morbidezza ed un tenore alcolico spesso importante, supportato da una ottima freschezza ed una discreta componente tannica che permetteranno un lungo affinamento in cantina.

Questa tipologia di Refosco si può confrontare con importanti piatti di cacciagione e con formaggi stagionati locali.

Le caratteristiche organoletti-

che del vino Refosco dal Pedun-colo Rosso sono assolutamente peculiari e uniche, tanto da avere la fama di vino “difficile”, che va gustato e degustato più volte per comprenderne appieno i sapori e gli odori. Il vitigno ha una storia particolare: il “pedicello”, la cosiddetta attaccatura dell’acino, cambia colore prima della vendemmia e diventa rosso, regalando questo nome al vitigno. Un’altra delle caratteristiche di queste uve è la buccia: molto sottile, di colore blu intenso e consistente, garantisce al vino i riflessi violacei vivi che lo caratterizzano durante l’intero suo percorso di invecchiamento.

Dal punto di vista organolettico, si presenta di un bel rosso granato, accompagnato da riflessi viola vivi e suggestivi.

Ha un profumo intenso, gradevole con sentore di mora e ciliegia e un sapore corposo, sapido, leggermente tannico dal piacevole retrogusto. Gli abbinamenti ideali con il Refosco dal Peduncolo Rosso sono quelli di un vino rosso con personalità adatto all’intero pasto, data la gradazione relativamente bassa e le caratteristiche organolettiche (vino acidulo e aggressivo). Il Refosco è il vino ideale per piatti robusti, come selvaggina e formaggi stagionati, salumi (crudi e cotti), grigliate, arrosti e paste ripiene ben condite.

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