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Innovazione e Denominazione

di A.P.

Panta Rei - o meglio - tutto scorre, in un continuo divenire. Il convegno svoltosi a Palazzo dei 300 di Treviso, cornice di elevato spessore culturale nel cuore della città, ha visto eminenti studiosi ed esperti confrontarsi sul binomio di imprescindibile importanza chiamato “Innovazione e Denominazione”.

Il Prosecco DOC, protagonista indiscusso di questo convegno, ne esce attento pioniere poiché rappresenta il frutto di una costante attenzione alla sostenibilità e al rapporto con il proprio territorio, entrambi legati indissolubilmente e garanti di un prodotto democratico e di elevata qualità. Un vino che sta scrivendo la storia e che è conosciuto in tutto il mondo come la bollicina giovane ed elegante, in grado di rendere entusiasti i consumatori. “Bisogna poi saper andare oltre perché spesso, come nel nostro caso, abbiamo esigenza di dare risposte sull’ importantissimo tema della sostenibilità” – afferma convinto il Presidente Zanette – “esiste e persiste la necessità di poter disporre di una visione sempre nuova, poiché all’origine di ogni prodotto di successo c’è sempre una storia andata a lieto fine, un’innovazione ben riuscita”.

Basti pensare alle motivazioni che stanno alla base di una Denominazione, nata proprio dalla volontà degli stessi produttori di scegliere una linea d’azione ben definita, diventando in questo modo capaci di costruire una relazione tra territorio e mercato e di permettere a due realtà naturalmente dinamiche di interagire tra loro. Un’interazione preziosa questa, che deve però saper mantenere vive le tradizioni che contraddistinguono ciascun prodotto, ciascun vitigno, affinché non si perda quel valore aggiunto che contraddistingue il vino italiano. Resilienza che permette di soddisfare positivamente la domanda del consumatore, convinto di una Denominazione ferma e incapace di soddisfare le richieste di cambiamenti che le vengono imposte dal contesto geo-culturale in cui ha radice.

Il Professor Eugenio Pomarici, con…

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