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Esperienze di Cucina

di Alberto Zucchetta

Caro Annibale,

potrei scrivere pagine e pagine ricordando incontri eventi, esperienze di cucina, visite nei ristoranti dove scriveva per l’Espresso.. e molto altro. Io sto bene, lavoro molto ( il Comune di Verona ha posato in città una mia grande scultura in bronzo in onore del famoso pittore veronese del primo ‘900 Angelo Dall’Oca Bianca e un altro grande monumento in bronzo in corso d’opera per una importante Cantina della Valpolicella.

Caro Annibale, grazie per avermi coinvolto in questo ricordo, grazie per l’annunciata testimonianza di amicizia che mi commuove...e che sarò onorato di essere presente.

Ti mando queste poche righe, dove emergono tre aspetti caratteriali dell’amico fondatore della bellissima rivista da Te diretta con competenza e amore.

Tantissime congratulazioni e auguri di cuore.

Un abbraccio, Alberto

 

LA MIA CONOSCENZA E

LA MIA AMICIZIA CON IL GRANDE “BEPPO” ASSIEME ALLA FAMOSA SOPRANO TOTI DAL MONTE

 

Conobbi Giuseppe Maffioli alla fine degli anni Sessanta nella parte vecchia del ristorante da Lino a Solighetto. Stava chiacchierando di cucina con Toti Dal Monte, insuperata soprano leggero della lirica famosa nel mondo. L’argomento, disputato in quel tempio della cucina trevigiana, era ormai avviato su toni accademici di grande competenza disquisendo sulle differenze tra la cucina trevigiana e quella veneziana su come cucinare il pesce. La celebre cantante mi presentò, a quello che diventò l’amico Beppo grazie ad un superbo “risotto col gò” preparato da Lino Toffolin e successivamente nelle frequentazioni istituzionali da Delegati (lui di Treviso, io di Verona) della Accademia Italiana della Cucina. Maffioli oltre che indiscusso regista teatrale delle commedie goldoniane, strepitose le sue “Baruffe Chiozzotte” e il “Sior Todaro brontolon” al Teatro Romano di Verona, aveva scritto “Il ghiottone veneto”, la vera bibbia della cucina veneta.

Un testo di rara sapienza, di storia e di cultura, una guida che non può mancare nelle biblioteche di professionisti della ristorazione e cultori della buona cucina tradizionale veneta.

Fondò nel 1974 la rivista “Taste Vin” e portai il primo numero alla Toti Del Monte. Mi disse “ciamalo, perché quel risottin con i gò, fatto con la ricetta del Beppo trovada nel so libro, el xe una meravegia”.

Lo ricorderò sempre come una persona di enorme cultura e grande umanità e che rivive in ogni numero della “sua” Tua rivista.

 

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