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Il golf club Carimate

di Paolo Pilla

Siamo in Brianza, una terra che si differenzia in numerosi tratti dal resto della Lombardia, per la natura geografica, demografica, economica, e linguistica, e non fa riferimento a un ente territoriale. I suoi comuni hanno attinenza a quattro differenti province: Milano, Monza, Como e Lecco.

Carimate è sulle colline moreniche delle Prealpi lombarde a una quota di circa 300 metri, nel Parco della Brughiera Briantea. Ricca di acque, la zona è a vocazione agricola, e il capoluogo è Como da cui dista 15 km.

Il Golf Carimate nasce nel 1962 sui sessanta ettari del parco secolare dell’omonimo castello. Il percorso, 18 buche mt 6021, par 71, è naturalmente ondulato, ed è piacevole. I fairways sono inseriti in mezzo ad un patrimonio botanico d’eccezione, con una fitta vegetazione d’alto fusto.

Nel tracciato collinare, veloce, le prime nove buche sono a tratti ripide, mentre le seconde si possono considerare in piano.

Una simpatica curiosità, che è anche un po’ poesia, il vezzo di dare a ogni buca il nome di una delle piante esistenti in quel bosco.

Sulla difficoltà delle buche, si può ben dire che la 16 (Acero bianco), un Par 4 non eccessivamente lungo, è la più tecnica: Tee shot delicato per il fairway sopraelevato, teoria di alti alberi che accompagnano per intero il dg leg a sinistra, dovizia di bunker schierati in prossimità del green, altri quattro più a ridosso che lo avvolgono, la scarpata alle spalle, tutto a rendere difficile un atterraggio corretto.

Non meno facile la 10 (Azalee), altro Par 4 delicato, con bunkers all’arrivo del driver, fuori limite a dx e sx, il green rialzato e abbracciato da cinque bunkers. Conviene rimanere un po’ corti, e cercare di chiudere con un approccio poco esteso.

Da citare anche la 11 (Cedro dell’Atlante), un Par 5 di oltre ½ km, la più lunga del percorso: tre bunkers in linea a insidiare il volo della palla che dal tee shot trova la pendenza del fairway verso destra, l’enorme cedro a centro fairway che ostacola il…

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