Piero Casarin: l'arte che nasce dentro
di Susanne Van Der Borg
Per apprezzare l'arte non è necessario averla studiata. L'arte può emozionare a prescindere da quanto la si conosca o la si riesca a decifrare. L'arte si osserva, si sente, o nel caso di Piero Casarin, si crea.
Completamente autodidatta, Piero prende in mano i pennelli dopo i 40 anni, in un momento che segna l'inizio di un nuovo cammino. Un'urgenza istintiva e intuitiva, a lungo sopita da altre priorità, che si unisce al suo profondo amore per la natura. La natura sarà da quel momento protagonista nelle opere di Piero Casarin, non solo come soggetto, ma anche nella scelta dei materiali e dei supporti, spesso di recupero o riciclo, utilizzati nel rispetto della naturalità e della sostenibilità. L'esposizione retrospettiva, che si terrà dal 7 novembre presso la galleria Spazio 5 di Treviso, celebra proprio l'inizio e lo sviluppo di questo viaggio artistico. Il titolo, "Il mondo ritratto non è più un gioco, è il percorso della mia vita", riflette come ciò che può sembrare un passatempo sia scaturito in realtà da una vera e propria passione, una necessità che Piero ha sempre portato con sé. Proprio nella sua immediatezza, la sua arte è impossibile da incasellare in una corrente specifica: è pura energia, emozione e colore.
Carla Simonato, storica dell'arte e curatrice della mostra, ha dato forma a questa esposizione con la stessa spontaneità che Piero infonde nelle sue opere. La sua curatela rispetta l'unicità dell'artista, non vincolandola a tematiche specifiche ma lasciando che la pittura parli da sé.
Le opere di Piero Casarin saranno esposte in ordine cronologico, guidando il visitatore attraverso la sua evoluzione artistica e stilistica negli anni. Sarà un'occasione per scoprire i vari materiali, molti di riuso e riciclo, con cui Piero ha creato i suoi lavori, in un viaggio intimo e spontaneo che riflette il coraggio di dare ascolto alla propria creatività anche senza una formazione accademica.
In definitiva, la mostra racconta come l'arte sia diventata per Piero un modo per comunicare il suo sentire, trasformando la sua sensibilità in paesaggi che parlano a tutti.
È una testimonianza di come l'arte, nata da una passione istintiva, possa diventare un cammino personale e, al tempo stesso, un messaggio universale.
Un'arte che parla da dentro, un'arte che parla a tutti.
“Il mondo ritratto non è più un gioco, è il percorso della mia vita”
Retrospettiva di Piero Casarin
Esposizione curata e presentata da Carla Simonato
Comunicazione curata da Suzanne van de Borg
Inaugurazione venerdì 7 novembre 2025 alle ore 18.00
Spazio 5 (Treviso) - aperta tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 - 16.00 alle 19.30
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