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Obiettivo biologico in Valdarno

di Chiara Masini

In Toscana, a sud di Firenze e a Nord di Arezzo, bagnata dal fiume Arno c’è una vallata con vigneti ed uliveti. Nel 2011 il Ministero dell’Agricoltura riconosce la DOC Valdarno di Sopra, oggi dodici anni dopo tutti i soci viticoltori del consorzio sono certificati biologici ed hanno organizzato una giornata di approfondimento la prima edizione del Valdarno di Sopra Day.

Enologi, agronomi, giornalisti, ospiti italiani e interazionali sono stati invitati e stanno collaborando, a diverso titolo, per lo sviluppo e valorizzazione del Valdarno.

I vitigni storicamente presenti in questo territorio sono Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, Chardonnay, Syrah e Pinot Nero, oltre che degli autoctoni Canaiolo, Pugnitello e Foglia Tonda nei rossi e Trebbiano, Malvasia e il recuperato Orpicchio nei bianchi.

Certificazione biologica per tutelare anche chi lavora nelle aziende del territorio, chi abita vicino alle vigne e chi fa turismo tra i vigneti, condivisa anche con il Distretto Rurale del Valdarno di Sopra, di cui il Consorzio fa parte, che potrebbe modificare il suo nome e conseguentemente anche i suoi obiettivi, in Distretto Biologico del Valdarno di Sopra.

Le radici nella storia.

Il vino rappresenta l’identità produttiva più fondante del nostro territorio, come già testimoniato da Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia, ma soprattutto sancito da Cosimo III de’ Medici nel suo famoso bando del 1716, che comprendeva l’areale situato tra il Casentino e il Chianti nelle quattro zone destinate alla produzione di qualità, le uniche esportabili con l’indicazione dell’origine: Chianti, Pomino, Carmignano e appunto, Valdarno di Sopra. Un’anticipazione ante litteram della moderna denominazione d’origine, basata su caratteristiche ambientali, tradizioni e competenze, che per molti aspetti possiamo ritenere valide ancora oggi e sulle quali crediamo sia importante riflettere alla luce del cambiamento climatico, dell’evoluzione produttiva che già ne deriva e delle modificazioni di un mercato globale nel quale identità e qualità sono e saranno sempre più centrali per emergere.

La giornata Valdarno di Sopra Day è stato occasione per ricordare l’obiettivo dei soci viticoltori del consorzio Valdarno di Sopra obiettivo di diventare la prima denominazione italiana interamente biologica per disciplinare, tale obiettivo è stato già espresso in una specifica richiesta indirizzata al ministero Masaf.

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